La sezione primavera si rivolge a bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi di età.
Le due Sezioni, Margherite e Farfalle, accolgono i bambini in spazi e aule a loro dedicati e strutturati in modo da promuovere le esperienze concrete e consolidare le competenze già acquisite.
Il bambino scopre il mondo: manipola, assembla, costruisce quando è immerso in un clima positivo e rispettoso, in un ambiente che gli concede libertà di movimento. L’approccio alle attività è lento nei tempi e breve nella durata, per dar modo al bambino di fare esperienza senza paure e per dare il tempo di comprendere ciò che si sta facendo.
ESPERIENZE ED ATTIVITA’
Nella sezione primavera, il bambino scopre il mondo: manipola, assembla, costruisce quando è immerso in un clima positivo e rispettoso, in un ambiente che gli concede libertà di movimento. L’approccio alle attività è lento nei tempi e breve nella durata, per dar modo al bambino di fare esperienza senza paure e per dare il tempo di comprendere ciò che si sta facendo.
Attraverso il gioco, l’esplorazione e la scoperta, il bambino impara ad osservare la realtà che lo circonda e a prendere coscienza di sé. Lo sviluppo delle abilità sensorio-percettive è alla base di tutte le forme di intelligenza. Ogni attività comprende l’area cognitiva, espressiva, socializzante e comunicativa.
La Sezione Primavera promuove:
- Maturazione dell’identità (sviluppare la capacità di sicurezza, di fiducia e stima di se e quella relazionale e comunicativa).
- Conquista dell’autonomia (saper fare da solo, vivere con gli altri, collaborare, esprimere sentimenti).
- Sviluppo della competenza (sviluppare la capacità senso-percettiva, comunicativa, motoria e creativa).
L’orientamento alla lingua inglese è un aspetto a cui viene prestata molta attenzione: l’insegnante in lingua inglese partecipa alle attività di sezione, collaborando con le educatrici nei vari momenti della giornata: accoglienza – attività – laboratori – cambio – pranzo – accompagnamento alla nanna, utilizzando per il dialogo con i bambini solo la lingua inglese. In questo modo i bambini familiarizzano con la lingua inglese divertendosi, ascoltando canzoni, colorando, disegnando, danzando, e svolgendo le routine abituali. Scoprire un nuovo registro lessicale li rende più attenti nell’apprendere e desiderosi di conoscere.
I MOMENTI DELLA QUOTIDIANITA’
7.30 – 8.30 | pre-scuola |
8.30 – 9.15 | accoglienza |
9.15 – 9.45 | snack di frutta |
9.45 – 11.15 | attività e laboratori |
11.15 – 11.30 | riordino e igiene |
11.30 – 12.30 | pranzo |
12.30 | Igiene personale/uscita part time |
12.45 – 14.45 | nanna |
14.45 – 15.30 | Igiene personale/merenda |
15.30 – 15.50 | uscita full time |
15.50 – 18.20 | post scuola |
L’iscrizione avviene tramite un primo contatto con la scuola (di persona, al telefono o via mail); viene quindi fissato un appuntamento con la coordinatrice didattica per conoscere il nucleo familiare di cui il bambino fa parte, visitare la scuola e presentare l’offerta formativa. Se la famiglia decide di procedere all’iscrizione, vengono consegnati i documenti che devono essere compilati e firmati da entrambi i genitori per formalizzare l’iscrizione stessa; contestualmente, una delle educatrici concorda con la famiglia un primo colloquio, allo scopo di conoscersi reciprocamente e fissare le modalità dell’inserimento.
LA STORIA
L’Istituto “Ada Bolchini dell’Acqua” a Milano è l’ultima acquisizione del Pio Istituto pei Figli della Provvidenza.
Fin dal 1953 alcune famiglie e signore della piccola borghesia e aristocrazia milanese, tra cui Ada Bolchini dell’Acqua, si impegnano a favore delle mamme e dei loro neonati. Nel 1956 aprono una Casa Materna, per accogliere una trentina di madri con bimbi da 0 a 3 anni.
GLI AMBIENTI
La sede di Ada Bolchini Dell’Acqua è situata nel quartiere milanese Inganni ed è sorta anche grazie al contributo del noto architetto Marco Zanuso e all’artista Lucio Fontana: sono sue le decorazione della cappella interna e del soffitto, la celebre Via Crucis rosa, ora conservata al Museo Diocesano di Milano e i quattro putti ai lati dell’altare.
“I giochi dei bambini non sono giochi, e bisogna considerarli come le loro azioni più serie.”