Recita Natale scuola infanzia: come prepararsi alla festa più bella dell’anno
Addobbi, decorazioni, luci e l’immancabile albero che, ai suoi piedi, ospiterà i pacchi regalo: tutto è pronto per la recita di Natale alla Scuola infanzia e primaria sono già addobbate a festa ed hanno già distribuito l’apposito copione della recita di fine anno nella scuola dell’infanzia oppure quello dedicato e creato su misura per i bambini delle elementari.
Natale è ormai alle porte, così come le vacanze: per salutare anche l’anno che sta per concludersi fervono i preparativi per le tradizionali e sempre gradite recite per i bambini, occasione perfetta per imparare nuove cose privilegiando il divertimento.
Le recite di Natale, nello specifico, diventano fondamentali per la crescita dei più piccoli che cominciano a fare i conti ed a prendere le misure della realtà della festa, indagandone il suo vero e profondo significato. Nell’operazione della trasmissione del messaggio che il 25 dicembre porta con sé, la scuola ha un compito fondamentale: veicolare i valori della festa cristiana e permettere ai piccoli scolari di interiorizzarli e metterli in pratica.
La recita di Natale nella scuola dell’infanzia, quindi, oltre che prassi per ogni istituto, non esaurisce il suo compito in un’esibizione in aula magna, ma si fa immenso contenitore di significati, simboli, idee, suggerimenti, principi, modelli di comportamento e diviene un mezzo dalle enormi potenzialità per garantire l’apprendimento.
Le recite per i bambini, infatti, stimolano la crescita dei piccoli in grembiule molto più di quanto si possa immaginare e, avere un copione della recita di fine anno nella scuola dell’infanzia tra le mani significa tendere alla sensibilizzazione in merito ai temi dell’inclusione sociale, dell’accoglienza, del rispetto per il prossimo, dell’integrazione e del valore della famiglia, propriamente veicolato dalla nascita di Gesù Bambino.
Non solo, in ogni scuola le recite di Natale sono un’opportunità per imparare sì, ma promuovendo il fattore “gioco”.
La realizzazione di una recita di Natale nelle scuola dell’infanzia assume un valore immenso, in quanto mira – seppur non in maniera manifesta nei bambini – a stimolare e sviluppare la capacità di concentrazione, di attenzione e memorizzazione che si traducono, ovviamente, nell’apprendimento.
Le recite di Natale, non a caso, sono preparate al dettaglio con largo anticipo ed impegnano tutti gli insegnanti e gli educatori nella creazione di un copione della recita di fine anno nella scuola dell’infanzia, che sia realizzato su misura per coloro che, dello stesso, ne saranno indiscussi protagonisti.
Non è un’operazione facile, anzi tutt’altro: la recita di Natale (scuola infanzia soprattutto) è rappresentativa dell’adozione di alcune precise ed adeguate tecniche, strategie e metodologie pedagogiche che richiedono una certa conoscenza sia dell’ambiente scolastico sia, ancor più nello specifico, delle modalità di relazione e di approccio che bisogna mettere in pratica con i più piccoli.
Per questo motivo, preparare recite per i bambini significa avere la consapevolezza che dal loro successo dipenderà in parte anche l’apprendimento di determinati significati. Ecco perché è necessario che tutti i bambini vengano coinvolti e che – parallelamente – tutti gli insegnanti siano bravi nel coinvolgimento dei singoli a favore, però, della valorizzazione delle dinamiche di gruppo.
Recita Natale scuola infanzia: il valore dell’apprendimento e del metodo pedagogico utilizzato
Anche se si pensa alle recite di Natale come una prassi oppure un impegno abitudinario, consuetudinario, che la scuola porta avanti per salutare l’anno trascorso ed impegnare i bambini per fare bella figura con canzoni, poesie e balli, questo può risultare vero solo in parte. Dal punto di vista sociologico, pedagogico e comunicativo, infatti, le recite per bambini (e soprattutto la recita di Natale nella scuola dell’infanzia) sono importanti anche per far emergere le abilità, le doti, i talenti, le qualità, le capacità, le propensioni – e chi più ne ha più ne metta – dei bambini e valorizzare le loro peculiarità, considerandole come uniche e speciali per far comprendere il valore della persona, inteso alla maniera cristiana.
Ed è proprio la persona in quanto tale che – anche nelle recite di Natale – deve ritrovare la sua centralità: ogni bambino merita di essere considerato per ciò che è, non tanto per ciò che fa. Solo in quest’ottica, i bambini cresceranno in maniera armonica ed equilibrata, consapevoli che ognuno ha una personalità propria ed attraverso quelle proprie uniche peculiarità che lo contraddistinguono potrà conquistare l’autonomia e l’indipendenza.
Attenzione però, perché – se da un lato – la recita di Natale nella scuola dell’infanzia vuole perseguire l’obiettivo della valorizzazione della persona singola per riproporre la sua unicità – dall’altro lato – è altrettanto corrispondente a verità ed aderente alla realtà che la centralità della persona, tipica della filosofia del cristianesimo, debba essere necessariamente considerata all’interno della società grazie alle relazioni che i singoli intrecciano con gli altri e con l’ambiente circostante.
Quindi, le recite per i bambini diventano fondamentali per far comprendere – sempre attraverso il gioco – l’importanza della dimensione della comunità, del “noi” e del raggiungimento di fini comuni e condivisi.
Ciò comporta, con specifico riferimento alla festa del 25 dicembre con la quale viene celebrata la nascita di Gesù Bambino, che la realizzazione del copione della recita di fine anno nella scuola dell’infanzia diventi il punto di partenza affinché si possa realizzare quanto detto fino a questo momento.
È un discorso complesso e che richiama l’attenzione proprio sul ruolo esercitato dalle scuole come agenti di socializzazione secondaria: la recita di Natale nella scuola dell’infanzia, infatti, mira anche a promuovere gli eventi e le occasioni per creare appunto le relazioni tra il singolo e gli altri bambini e tra questi ultimi ed il contesto che condividono tra loro, a far nascere in ognuno di essi la consapevolezza che la collaborazione è fondamentale in ogni gruppo.
Non solo, le recite per i bambini contribuiscono ad educare i piccoli scolari ad avere rispetto per il prossimo, sollecitano lo sviluppo di ambizioni e della determinazione, promuovendo la sana competizione anche tra i più piccoli ma arginando le logiche della sfida, intesa nella sua accezione negativa.
Recita di Natale scuola infanzia: l’importanza di essere se stessi e far emergere il proprio talento nella dimensione comunitaria
Vivere la comunità, il gruppo, la classe, per i bambini è fondamentale per comprendere che ognuno è fatto a proprio modo e che non c’è qualcuno giusto o sbagliato.
Le recite di Natale favoriscono l’apprendimento di questo concetto che avviene in modo spontaneo e naturale, senza il ricorso ad espedienti e realtà filtrate.
La recita di Natale nella scuola dell’infanzia è un’occasione per ricordare che essere se stessi è il primo passo da compiere verso la libertà e che ognuno, appunto, è fatto a modo proprio ed è unico.
Questa unicità rende tutti diversi gli uni dagli altri e sottolinea che la diversità – qualsiasi essa sia e a qualsiasi forma si faccia riferimento – in realtà, è la vera assoluta ricchezza.
Tutto ciò ben traspare dalle tradizionali recite per i bambini che impongono la scelta dei ruoli ed il rispetto degli stessi, nella consapevolezza che ognuno è protagonista dell’evento. La festa cristiana, in ultimo, è portatrice di un significato fondamentale che resiste ad ogni tempo e che riguarda la valorizzazione del concetto di famiglia.
Con la recita di Natale nella scuola dell’infanzia, l’istituzione scolastica mira a tagliare anche questo straordinario traguardo: trasmettere – proprio attraverso le recite di Natale – il grande valore della famiglia cristiana, della quale la scuola deve raccogliere l’eredità e con la quale deve collaborare per la formazione ed educazione dei bambini e per preparare loro alla crescita ed al futuro, all’idea di chi vogliono essere oggi e di chi vorranno diventare domani.
La recita Natale scuola infanzia come infallibile metodo formativo ed educativo
Guardare con entusiasmo e coinvolgimento alla recita di Natale della scuola dell’infanzia, quindi, significa abbracciare l’idea che questa altro non è che un vero e proprio metodo educativo e formativo, uno strumento mediante il quale far emergere carattere e personalità dei più piccoli.
Le recite di Natale educano all’importanza dell’attesa, anche attraverso l’insegnamento del significato del calendario dell’avvento e contribuiscono ad aprire il cuore al prossimo, per accoglierlo e dare vita ad un’importante relazione che contribuisce anche ad arricchire il proprio bagaglio di esperienze.
Le recite per i bambini hanno il grande merito di garantire il sorriso ed il divertimento, oltre che la spensieratezza. Ma, soprattutto, sono fondamentali per favorire lo sviluppo cognitivo, emotivo, psicologico e motorio dei piccoli scolari. Infatti, stimolare le capacità di memorizzazione ed apprendimento significa anche portare allo sviluppo dell’emisfero sinistro del cervello, sede della razionalità. Balli, canti, poesie e musiche, invece, sono indispensabili – perché cariche di significati – per favorire lo sviluppo dell’emisfero destro, sede delle emozioni.
Sembra assurdo, ma la recita di Natale (scuola dell’infanzia in particolare) fa davvero tutto ciò ed è per questo che il classico copione della recita di fine anno nella scuola dell’infanzia è da considerarsi come parte integrante del metodo educativo e formativo adottato, nella sua qualità di agente della socializzazione, dall’istituzione scolastica.
Recita Natale scuola infanzia: come organizzarla?
La recita di Natale nella scuola dell’infanzia rende dicembre un mese particolarmente vivace e movimentato, tanto da portare insegnanti ed educatori a preparare tutto con largo anticipo.
Si inizia già da novembre con la scelta di un tema principale da trattare: generalmente, il corpo docente – dopo apposita consultazione – opta per trattare un argomento che sia attuale e, soprattutto, di rilevanza sociale.
Le recite di Natale sono eccezionali per trasmettere messaggi importanti e carichi di significati che – dato il linguaggio semplice utilizzato dai bambini – possono essere compresi da tutti, tanto da essere considerati universali. Una volta identificato il tema principale, la scuola spalanca ufficialmente le sue porte alla festa e gli insegnanti procedono alla realizzazione del copione recita fine anno (scuola infanzia, primaria e secondaria) ed alla realizzazione di apposite musiche e canzoni, balli e poesie oppure alla scelta di brani conosciuti.
Le recite per i bambini consentono anche ai più piccoli di comprendere il significato dei ruoli e permetteranno di far interiorizzare il concetto che ognuno è chiamato a fare la sua parte, sempre e comunque importante.
E chiaramente, poi, partiranno le prove per prepararsi al meglio alla recita di Natale. La scuola infanzia, in questo contesto, è quella che richiede più attenzione data la tenera età dei bambini che avranno bisogno di apprendere concetti semplici ed adatti a loro: il linguaggio sarà semplificato ma non inciderà sull’importanza del significato.
L’ultimo passo è coinvolgere proprio i più piccoli – tramite le recite per i bambini – per raggiungere obiettivi e creare in loro, protagonisti dell’evento, ambizione e determinazione.
Tutto ciò, si realizza in una scuola milanese che è attenta ai bisogni informativi e comunicativi dei più piccoli: è l’istituto paritario “Ada Bolchini dell’Acqua” a costituire un esempio, un modello rappresentativo di una scuola che proprio nella recita di Natale nella scuola dell’infanzia intravede delle nitide potenzialità di crescita dei bambini, ai quali tramite le stesse garantisce l’apprendimento.
Ora, è bene sottolineare i valori sui quali si basa la filosofia educativa adottata dalla scuola paritaria milanese “Ada Bolchini dell’Acqua”.
Recita Natale scuola infanzia: la scuola paritaria “Ada Bolchini dell’Acqua” di Milano e la rappresentazione del presepe vivente
La scuola paritaria “Ada Bolchini dell’Acqua” di Milano è uno tra gli istituti che ripone grandissima fiducia nelle capacità di rappresentazione e nelle abilità legate alla recitazione che hanno i bambini, anche quelli più piccoli, considerandole strumento potente per veicolare messaggi importanti.
Proprio per questo motivo, ogni Natale, l’istituto milanese organizza con i bambini del Nido e della Sezione Primavera il presepe vivente, esperienza determinante per far comprendere il vero significato della più grande tra le feste celebrate dai cristiani.
Canti, dolci melodie natalizie e poesie sono il fulcro della rappresentazione del presepe vivente in cui sono coinvolti gli “studenti in grembiule” dell’istituto paritario milanese “Ada Bolchini dell’Acqua”.
Il racconto della storia della famiglia cristiana e della nascita di Gesù Bambino è affidato ad una voce narrante, generalmente di uno degli educatori che guida gli spettatori in un percorso fatto di fantasia, immaginazione ma anche di realtà, tracciando la strada giusta per cogliere la simbologia del Natale ed il suo significato, ben lontano da quello del consumismo.
L’esperienza musicale è determinante per i più piccoli che fanno i conti con il senso del ritmo e, divertendosi e privilegiando l’aspetto ludico, sviluppano le capacità di attenzione, concentrazione, comprensione e memorizzazione.
Le tradizionali recite per bambini possono essere rappresentate in vari modi e, infatti, se i più piccoli iscritti alla scuola dell’infanzia si cimentano in canti e poesie, gli “scolaretti” più grandi si dedicano alla rappresentazione della Natività apprendendo e riproducendo la tecnica delle ombre cinesi.
Insomma, quella dell’istituto milanese “Ada Bolchini dell’Acqua” può essere definita una recita di Natale per la scuola dell’infanzia decisamente diversa dal solito, nella quale il coinvolgimento, le emozioni ed i sentimenti positivi fanno squadra e regalano qualcosa di veramente raro e prezioso: la felicità.
Da questi insegnamenti, traspare il paradigma formativo sul quale si basa la scuola milanese: accogliere, educare, orientare.
L’istituto paritario, infatti, con questa particolare “recita di Natale” basata essenzialmente su ritmi musicali che disegnano nell’aria la gioia della festa e sulla rappresentazione del presepe vivente, mette in pratica la valorizzazione di questi tre momenti formativi: accoglie i bambini e favorisce il loro primo distacco dalla famiglia, li educa ai valori e permette loro di immergersi nella terza fase che è quella dell’orientamento per il proprio futuro. In questo contesto scolastico, le recite per i bambini (organizzate come quelle dell’istituto paritario) contribuiscono a far sì che si compia un complesso processo formativo a lungo termine che mira alla valorizzazione delle capacità di ognuno ed all’interno del quale i talenti si amalgamano e permettono di comprendere l’importanza della socializzazione.
Nel dettaglio, insomma, qualsiasi rappresentazione natalizia è uno strumento attraverso il quale contribuire allo sviluppo complessivo della personalità del bambino.
La rappresentazione del presepe e le note delle musiche di Natale nella scuola paritaria “Ada Bolchini dell’Acqua” di Milano sono un’occasione da festeggiare degnamente con la promozione del valore vero del Natale ed è un momento attorno al quale c’è sempre grande attesa sia da parte dei bambini sia da parte degli adulti, un momento che induce alla riflessione, da vivere nella dimensione della famiglia e del contesto scolastico.
Scegliere di far frequentare ai propri figli la scuola milanese significa avere a cuore lo sviluppo della loro capacità critica, oltre che garantire la conoscenza di se stessi e promuovere il contatto con gli altri ed il mondo circostante.
Con le rappresentazioni natalizie nella scuola dell’infanzia l’istituto paritario determinerà la sensibilizzazione a vivere la festa aprendo le braccia al prossimo con l’adozione fattiva dei valori di accoglienza, educazione e orientamento.