Anticipo scolastico: la “primina” è sempre da considerare?
Quante volte avete sentito parlare di “primina” e di “anticipo scolastico”? O quante volte ancora avete pensato che i vostri figli siano più maturi rispetto ai loro coetanei e che abbiano dato dimostrazione di particolari abilità? Effettivamente, sono tantissimi i genitori che per i propri bambini opterebbero proprio per il cosiddetto anticipo scolastico, ovvero per cogliere l’opportunità di far cominciare ai propri piccoli la scuola elementare un po’ prima rispetto ai sei anni, come previsto dalla normativa vigente in termini di istruzione.
Quindi, i bambini non ancora in età di scuola elementare, potrebbero frequentare la prima classe già a partire dai cinque anni e mezzo. Insomma, in poche parole, si ripropone la possibilità della ormai ex primina che, in virtù di un’apposita legge del 2003, si è trasformata proprio nel cosiddetto anticipo scolastico, anch’ esso regolato da apposita normativa.
Ma prima di entrare più nel dettaglio, bisogna chiedersi se effettivamente l’anticipo scolastico sia adatto per tutti i bambini.
Sarà opportuno soffermarsi su alcuni interrogativi e capire se, in concreto, gli anticipatari della scuola primaria avrebbero effettivamente le stesse opportunità di crescita dei propri compagni di classe, più grandi.
È chiaro che i genitori che optano per l’anticipo scolastico – pur non essendo loro figli in età da scuola elementare – nel momento in cui prenderanno tale decisione, dovranno assumersi grandissima responsabilità e sarà necessario che, in merito alla stessa, si sentano opinioni e pareri anche di appositi specialisti del settore, sia di maestre sia di psicologi che potrebbero fornire consigli utili alla determinazione finale in merito all’anticipo scolastico.
Anticipo scolastico: è giusto cominciare la scuola al di sotto dei sei anni?
Molti professionisti ritengono che i bimbi oggi siano sottoposti a tanti stimoli, più che in passato: secondo loro, un ingresso precoce nella scuola primaria e il confronto con bimbi più grandi, potrebbe solo favorire l’intelligenza del bimbo. Allo stesso modo, per loro non è sbagliato che il bimbo suddivida il proprio tempo tra lo studio ed il gioco.
Molti altri pedagogisti, ricercatori e educatori ritengono, al contrario, che la scuola primaria non sempre sia in continuità con la scuola dell’infanzia e raramente sia “scuola del gioco”, individuato come elemento cardine per una crescita equilibrata.
Si dà il caso che l’inserimento a scuola sia rilevante per la crescita cognitiva ma anche relazionale ed emotiva del bambino e ponga le basi per le tappe del suo sviluppo scolastico.
Per questo, il genitore deve fare molta attenzione e rispettare i tempi del bambino e il suo stadio di sviluppo nel valutare se fargli iniziare la scuola primaria prima dei 6 anni.
Cominciare la scuola a soli cinque anni e mezzo può essere una decisione molto difficile da prendere.
Prima di ogni cosa, ci sarebbe da analizzare la situazione partendo dal bambino stesso e cercando di mettere a fuoco le sue abilità, capacità, comprendere le sue doti e dare libera espressione al suo talento.
Queste valutazioni sarebbero già un buon punto di partenza per capire se i piccoli, di fatto, potrebbero rientrare nelle file degli anticipatari della scuola primaria oppure, al contrario, se è più opportuno rimandare l’iscrizione. In particolare c’è da mettere in evidenza che ovviamente ogni bambino ha un proprio carattere e una propria personalità in via di definizione e, in qualunque caso, merita che ne vengano fuori tutti gli aspetti, sia quelli positivi, sia eventuali limiti e difetti.
Da questa valutazione, e a seguito di un importante riflessione, si potrebbero già ottenere le prime indicazioni per capire se l’anticipo scolastico, che ha di fatto superato la primina, possa essere o meno la migliore soluzione a garanzia di una crescita ed uno sviluppo il più possibile armoniosi e tranquilli.
Ma ora, più nel dettaglio, ci soffermeremo prima sulla legge che disciplina l’anticipo scolastico per i bambini ancora non in età di scuola elementare e poi raccoglieremo una serie di informazioni utili per comprendere quando un bambino può essere considerato pronto per cominciare la sua prima vera avventura scolastica.
Anticipo scolastico, età scuola elementare e primina: legge ed informazioni utili
La legge italiana che disciplina l’anticipo scolastico è la n. 53/2003, formalizzata poi con il Decreto Legislativo n. 54/ 2004.
Conosciuta ai più come “Legge Moratti”, la stessa ha fissato a sei anni l’età della scuola elementare, per cominciare a frequentare la prima classe.
Tale legge, di fatto, ha completamente superato la primina aprendo le porte al cosiddetto anticipo scolastico, grazie al quale – secondo la normativa vigente – si può effettuare l’iscrizione alla scuola elementare anche per bambini più piccoli, purché abbiano già cinque anni e mezzo e compiano i sei anni entro il 30 aprile dell’anno scolastico al quale si iscrivono.
Fatto presente ciò, bisogna fare ulteriori importanti precisazioni. Non è detto, infatti, che l’anticipo scolastico sia la soluzione migliore per tutti bambini di cinque anni e mezzo.
È necessario evidenziare che ogni bambino è differente dall’altro e, come tale, avrà differenti esigenze, differenti tempi di apprendimento, comprensione, avrà un livello di attenzione diverso rispetto anche ai propri coetanei.
Tali differenze possono essere considerate come grandi risorse solo ed esclusivamente se ogni bambino verrà messo nelle condizioni di mantenere vive le proprie peculiarità, in un contesto – anche scolastico – che garantisca equità, uguaglianza e che educhi anche al rispetto delle regole, alla condivisione e allo spirito di gruppo.
L’età della scuola elementare, fuori da ogni dubbio, è una tra quelle più delicate e proprio per questo è bene che vengano rispettati i tempi di tutti i bambini ed è indispensabile non obbligare loro a diventare anticipatari della scuola primaria a tutti i costi.
Anticipo scolastico, opinioni sull’ormai “ex primina”: tutto ciò che i genitori devono considerare
Per capire se i bambini siano pronti o meno a vivere quotidianamente il contesto scolastico, sarà bene fare una valutazione complessiva, in considerazione di una serie di parametri.
Per prendere la determinante ed influente decisione sull’anticipo scolastico, il consiglio che i genitori dovranno seguire è quello di confrontarsi con insegnanti, educatori e, naturalmente, specialisti che siano in grado di esprimere, nell’eventualità, pareri competenti sui bambini anticipatari della scuola primaria.
Le opinioni di coloro che sono responsabili – tanto quanto la famiglia – della crescita serena ed equilibrata dei bambini saranno fondamentali per capire se l’anticipo scolastico sia o meno la soluzione ottimale per i più piccoli di cinque anni e mezzo.
Ad oggi sono stati espressi vari pareri a livello internazionale secondo i quali i bimbi che iniziano precocemente la scuola primaria ottengono risultati scolastici peggiori. Gli studi svolti in Italia in tal senso hanno dimostrato che – imprescindibili le variabili legate alle abilità innate e all’ambiente di provenienza – la causa dei peggiori risultati scolastici è spesso dovuta a:
1) il bimbo è troppo piccolo per un efficace apprendimento;
2) il bimbo è inserito in classe con bimbi più grandi.
Un bambino, tuttavia, potrà essere considerato pronto per la “primina” nel momento in cui dimostrerà di aver raggiunto un buon grado di autonomia ed indipendenza, di saper mantenere elevato il livello di attenzione e quando le sue capacità saranno tali da permettere al piccolo di fare gruppo e di relazionarsi perfettamente con i compagni di classe, la maggior parte dei quali sarà più grande di età.
Scuola elementare, maestre come nuovi punti di riferimento e compagni con cui giocare e studiare faranno parte della nuova realtà quotidiana di tutti quei bambini che, grazie all’anticipo scolastico, cominceranno a frequentare le prime classi.
Ma quali sono le caratteristiche che accomunano gli anticipatari della scuola primaria?
- Livello di attenzione e concentrazione simile a quello dei compagni più grandi: anche se più piccoli, tutti gli scolari dovranno dimostrare le proprie abilità in modo da garantire l’uguaglianza e l’equità tra tutti i compagni di classe. Attenzione e concentrazione sono fondamentali perché assicurano l’apprendimento. Però per questo motivo, l’anticipo scolastico sarà consigliato solo a quei bambini che rispettano in un certo senso gli standard richiesti e di livelli di attenzione e concentrazione tipici dei compagni almeno sei mesi più grandi.
- Spirito di gruppo e interiorizzazione di regole e principi: gli anticipatari della scuola primaria, pur non essendo propriamente in età di scuola elementare, saranno chiamati a vivere all’interno di un gruppo. Così come in ogni contesto in cui sono previste forme di aggregazione, anche la scuola ha le sue regole ed educa al rispetto delle stesse. Pertanto, i bambini che frequenteranno la prima beneficiando dell’anticipo scolastico dovranno dimostrare di saper interiorizzare e fare propri quei valori e quelle norme di comportamento, scritte e non, per partecipare attivamente alla vita del gruppo e rendere armoniosa e serena la convivenza
- Conquista dell’autonomia: quella di cinque anni e mezzo è un’età oggettivamente molto delicata. Proprio per questo motivo l’anticipo scolastico è consigliato solo per i bambini che dimostrano di aver già conquistato un certo grado di autonomia e che sono totalmente indipendenti, ovviamente in merito ai compiti che dovranno svolgere anche tra i banchi. Gli anticipatari della scuola primaria, quindi, non dovranno avere necessità di essere aiutati dagli adulti in ciò che fanno e dovranno raggiungere in maniera totalmente autonoma i propri obiettivi
- Capacità logiche e di ragionamento: come abbiamo detto, non basterà che i bambini siano “svegli” per frequentare la scuola elementare sei mesi prima rispetto all’età prevista. È bene che per l’anticipo scolastico venga vissuto nel migliore dei modi dei piccoli, essi abbiano già acquisito delle capacità logiche e di ragionamento importanti e che permettano di coprire quello che potrebbe essere un gap cognitivo in relazione ai compagni di classe più grandi.
- Riconoscere le emozioni: un bambino che frequenta la scuola sarà capace di gestire i propri sentimenti grazie ad una buona dose di autocontrollo e sarà in grado di spiegare le proprie emozioni. Nell’età della scuola elementare, a partire quindi dalla prima classe, i bambini quindi avranno raggiunto un grado di maturità emotiva uguale a quello di tutti gli altri compagni.
Il pensiero della scuola Ada Bolchini dell’Acqua
La Scuola Ada Bolchini dell’Acqua opera secondo un approccio di educazione attiva per la quale è molto importante rispettare il singolo bambino, i suoi tempi e la sua autonomia mentale.
Il bimbo impara usando tutti i sensi e si forma facendo, dunque il gioco ha una importanza determinante per creare nel bimbo una forte motivazione: al fine di conquistare le più varie competenze (pratiche, di comportamento, culturali, morali).
Ed è parere della Scuola che la Scuola migliore, quella dell’infanzia o primaria, sia quella capace di appassionare i bimbi, valorizzando al massimo la dimensione ludica e del gioco, capace di mettere il bimbo intero al centro della propria attenzione.
Prima di decidere per un inserimento anticipato alla primaria, quindi, è bene valutare attentamente il bambino: qualora non dovesse risultare pronto, non c’è nessuna fretta e non serve ostinarsi ad anticipare. In fondo, è meglio arrivare bene che arrivare prima!